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al testo proposto da Cosimina Viscido
Un angelo alla mia tavola
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Scrivere un'autobiografia, comunemente considerato un guardarsi indietro, può anche significare guardare al di là o attraverso, con il passare del tempo che conferisce allo sguardo una facoltà analoga a quella dei raggi X. Inoltre, il tempo passato non è tempo scomparso, è tempo accumulato, e il cumulo somiglia al personaggio della favola al quale lungo la strada continuavano ad unirsi altri personaggi, nessuno dei quali poteva essere separato dall'altro o dal protagonista stesso, con alcuni tanto appiccicati addosso da provocare con la loro presenza una sofferenza fisica. Aggiungete ai personaggi tutti gli avvenimenti, i pensieri, i sentimenti, e avrete una massa di tempo, ora informe e appiccicosa, ora un gioiello più grande delle stelle e dei pianeti. Janet Frame - Un angelo alla mia tavola
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